L’articolo (ed i video collegati) si pone l’obiettivo di affrontare la stesura del business plan secondo la metodologia proposta da Valerio Malvezzi nella propria Accademia professionale: MasterBANK ©.
L’oggetto della trattazione sono le aziende in continuità. Lo scopo della trattazione è dimostrare che, sia per la stesura della parte descrittiva, sia per la stesura della parte numerica, l’errore più comunemente inteso nella prassi professionale è che il documento debba essere redatto dal Commercialista.
L’autore intende proporre una diversa metodologia, derivante dalla sua esperienza dall’altro “lato della barricata” (Parlamentare, Consulente di Enti pubblici, Confidi e banche, Presidente di Società Pubbliche, ecc.). Chi esamina il Business Plan assegna grande valore alla verifica della conoscenza del documento da parte del diretto interessato: la proprietà aziendale.
Di conseguenza, quali sono le best practises e le corrette metodologie per sviluppare un documento in logica di collaborazione tra dottore Commercialista e cliente, sia per la stesura della parte descrittiva, sia per la stesura della parte numerica?
Nessuno, in Italia, assegna rilevanza a questa logica di trattazione del Business Plan, che per l’esperienza dell’autore è invece nodale. L’articolo spiega la metodologia professionale proposta nel corso MasterBANK © per rispondere alle domande sopra esposte, nell’interesse del dottore Commercialista, in logica strategica.
Il documento, sarà strutturato in 2 paragrafi:
I sottopragrafi potranno riguardare 10 punti, cinque per ogni paragrafo.
Il nostro modello tuttavia risponde alle moderne esigenze di consulenza aziendale, sempre più orientate, in epoca pandemica, alla definizione delle linee strategiche aziendali, tanto più importanti da scrivere in una situazione di mercati turbolenti e fortemente dinamici, per ragioni esterne, normative, tecniche, sociali, economiche e politiche.
La logica professionalizzante dell’itinerario masterbank © è di affiancare le nozioni dei temi indicati con modelli operativi di consulenza professionale, in materia di Corporate Strategy and Governance, applicata in azienda:
Ho preparato una serie di video per meglio spiegarti i concetti espressi in questo articolo.
Eccoli qui sotto, approfittane.
Troppo spesso il dottore Commercialista pensa che fare un business plan sia cosa banale o scontata; certo, serve fare conti economici, stati patrimoniali e flussi di cassa. Tuttavia, una parte centrale di questo schema sta in due aspetti:
La collaborazione tra Commercialista e imprenditore, che muove da una metodologia ben precisa e codificata, in assenza della quale ogni sforzo risulterebbe vano
La capacità del consulente di offrire una visione strategica, che va inserita nella parte descrittiva del modello di business plan
Molti Commercialisti, giunti alla fine della lettura di questo articolo, penseranno le solite cose, al fine di portare alibi a sé stessi, per non intraprendere una strada nuova: queste cose non sarebbero adatte ai propri clienti, al proprio mercato, perché nella loro località periferica sarebbe diverso, perché i loro clienti sarebbero troppo piccoli per capirle, perché la dimensione del loro studio non lo consentirebbe, perché non riuscirebbero ad applicarle, e via discorrendo.
Davvero, non ho tempo per parlare a loro.
Io parlo alla minoranza che ha ormai capito che questa è la sola via per restare a guadagnare, fare margini e crescita professionale, in un mercato completamente diverso e dinamico.
I primi continueranno a lamentarsi in un mercato che si chiuderà su sé stesso nella competizione dei prezzi al ribasso, i secondi avranno un futuro di crescita professionale e di conseguente marginalità.
[global_banner]