Quando si tratta di ottenere un finanziamento bancario, molti imprenditori e professionisti, tra cui i commercialisti, possono essere tentati di fare leva sulle proprie “importanti relazioni” per cercare di agevolare l’approvazione della richiesta di credito. Tuttavia, questa strategia può rivelarsi controproducente, sia per il richiedente che per la banca stessa. Ecco alcune ragioni per cui un approccio basato sulle relazioni non è sempre la migliore scelta.
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Le banche sono istituzioni finanziarie che operano secondo criteri rigorosi di analisi del rischio. Sebbene le relazioni possano certamente facilitare l’accesso iniziale, la decisione finale si basa su parametri oggettivi: la solidità finanziaria dell’azienda, il piano di business, la capacità di rimborso e la situazione patrimoniale. Sostenere di avere “importanti relazioni” non fornisce alla banca informazioni concrete e misurabili che possano garantire la restituzione del prestito. La banca, pertanto, potrebbe non prendere in considerazione il favore personale, concentrandosi invece su criteri di valutazione più oggettivi.
Quando un commercialista o un imprenditore tenta di fare leva su un legame personale per ottenere un finanziamento, può far sorgere il sospetto di mancanza di trasparenza o di tentativi di aggirare le procedure standard. Le banche sono obbligate a seguire protocolli rigorosi per garantire che i finanziamenti siano concessi solo a chi possiede i requisiti necessari, al fine di evitare pratiche di credito rischiose che possano danneggiare la loro stabilità. Se l’approccio sembra orientato solo sulle relazioni personali, la banca potrebbe chiedersi se ci sia qualcosa che non viene detto o se il progetto in questione non sia sufficientemente solido da ottenere il finanziamento in modo autonomo.
Anche se le relazioni personali possono sembrare un vantaggio, potrebbero creare conflitti di interesse, soprattutto quando si trattano somme rilevanti. I responsabili bancari potrebbero sentirsi sotto pressione a concedere il finanziamento, nonostante il rischio percepito, semplicemente per via della connessione personale. Questo potrebbe comportare un’esposizione a problematiche legali e reputazionali, qualora il prestito non venisse rimborsato o se ci fossero altre difficoltà.
Fare affidamento esclusivamente sulle relazioni per ottenere un finanziamento può anche far sorgere il dubbio che non si stia preparando il piano di business in modo adeguato. Le banche apprezzano un approccio professionale, trasparente e ben documentato. Mostrare un piano solido e basato su analisi concrete, piuttosto che fare riferimento a “relazioni importanti”, denota una preparazione adeguata e una maggiore serietà nei confronti del finanziamento richiesto.
Oggi, le politiche di compliance e risk management nelle banche sono sempre più severe. Le istituzioni finanziarie devono garantire che ogni prestito rispetti una serie di regole interne e normative esterne, che vanno ben oltre le dinamiche relazionali. Quando si presenta una richiesta di finanziamento, la banca esaminerà il rischio di insolvenza, la sostenibilità del debito e l’affidabilità complessiva del richiedente. Le relazioni personali non influiscono su questi criteri.
L’approccio migliore per qualsiasi commercialista o imprenditore è presentarsi con un dossier ben preparato che includa informazioni chiare e precise sull’azienda, sul progetto e sui piani finanziari. Questo tipo di preparazione dimostra serietà e competenza e aumenta le possibilità di ottenere il finanziamento, anche senza fare riferimento a relazioni personali. Inoltre, una presentazione trasparente e documentata crea un rapporto di fiducia con la banca, aumentando la probabilità di ottenere il supporto richiesto.
In sintesi, affidarsi alle proprie relazioni per ottenere un finanziamento bancario non è la strategia ideale. La chiave del successo sta nella preparazione e nella presentazione di dati concreti, attraverso un piano finanziario ben strutturato e un’analisi dei rischi chiara. Le banche sono sempre più attente a garantire che ogni decisione sia basata su criteri oggettivi e professionali, e i commercialisti devono essere consapevoli che, nel lungo periodo, un approccio professionale basato su dati reali e competenza sarà sempre più vantaggioso rispetto all’affidarsi alle relazioni personali.
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