Nel rapporto banca-impresa il cash flow operativo è l’indicatore di bilancio che non può essere sottovalutato.
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Il cash flow operativo è essenziale perché fornisce una misura reale e tangibile della capacità dell’azienda di generare liquidità dalle sue attività quotidiane. Mentre il conto economico può mostrare un utile, il quale è influenzato da voci contabili non monetarie – come gli ammortamenti o le svalutazioni – il cash flow operativo si concentra esclusivamente sui movimenti di cassa effettivi. In altre parole, traduce l’efficacia operativa in termini di denaro liquido, evidenziando se l’impresa è in grado di finanziare autonomamente le proprie operazioni, pagare i fornitori, onorare i debiti e sostenere le spese correnti.
Questa capacità di generare cassa è importantissima per la stabilità finanziaria dell’azienda, perché una solida liquidità permette di affrontare imprevisti e investire in opportunità di crescita senza dover ricorrere eccessivamente a finanziamenti esterni, che potrebbero comportare costi aggiuntivi o vincoli maggiori. Inoltre, il cash flow operativo è uno strumento di valutazione fondamentale per banche e investitori, che lo utilizzano per misurare il rischio di credito e la sostenibilità a lungo termine dell’impresa. Per questo motivo le banche monitorano attentamente il cash flow operativo, il quale permette di valutare in maniera realistica la sostenibilità finanziaria nel medio-lungo termine e, di conseguenza, il merito creditizio dell’azienda.
Pertanto, Il cash flow operativo è fondamentale perché traduce, in termini concreti, la capacità dell’azienda di trasformare le proprie attività quotidiane in denaro liquido. A differenza del conto economico, che può evidenziare un utile grazie a voci contabili non monetarie come gli ammortamenti, il cash flow operativo mostra se, effettivamente, l’azienda dispone di risorse liquide per:
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Dal punto di vista degli istituti di credito, il cash flow operativo è un indicatore determinante nella valutazione della solvibilità di un’impresa. Una banca non si limita ad analizzare i dati di bilancio e il livello di indebitamento, ma pone grande attenzione alla capacità dell’azienda di generare flussi di cassa costanti e sufficienti per coprire il servizio del debito.
Questo parametro incide direttamente sulle condizioni di accesso al credito: un’impresa con un cash flow solido e prevedibile avrà maggiori probabilità di ottenere finanziamenti a tassi più vantaggiosi e con condizioni meno restrittive. Al contrario, un cash flow debole o incostante può rendere più difficile l’ottenimento di nuovi finanziamenti, aumentando il costo del capitale e limitando la capacità dell’azienda di investire nella crescita.
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