L’acquisizione e l’aggregazione di studi professionali è una delle strategie più efficaci per aumentare la redditività e la competitività nel mercato attuale. Ma quali sono le economie di scala realizzabili in uno studio di Commercialisti? Quanto si può risparmiare su software, personale e struttura?
In questo articolo analizziamo i numeri chiave delle fusioni tra studi, evidenziando i costi tipici e i margini di miglioramento che si possono ottenere grazie all’ottimizzazione delle risorse e alla digitalizzazione.
Prima di analizzare le economie di scala, è utile capire quali sono le principali voci di costo in uno studio di Commercialisti e il loro peso sull’EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation, and Amortization), ovvero il margine operativo lordo.
Voce di costo | Incidenza media sul fatturato |
---|---|
Personale | 40-50% |
Software e IT | 8-12% |
Affitti e utenze | 7-10% |
Marketing e acquisizione clienti | 3-5% |
Altro (consulenze, formazione, assicurazioni, ecc.) | 5-10% |
Nel caso di uno studio con fatturato annuo di 300.000 euro, la ripartizione dei costi potrebbe essere la seguente:
Personale: 135.000 euro
Software e IT: 30.000 euro
Affitto e utenze: 24.000 euro
Marketing e acquisizione clienti: 10.000 euro
Altro: 20.000 euro
L’EBITDA medio di uno studio singolo si attesta tra il 25% e il 35% del fatturato, pari a circa 75.000 – 105.000 euro per uno studio da 300.000 euro di fatturato.
Vediamo ora come le economie di scala possono migliorare questi numeri.
Uno dei principali vantaggi delle fusioni tra studi è la riduzione del costo dei software. Oggi gli strumenti gestionali avanzati (contabilità, bilanci, fatturazione elettronica, gestione documentale, CRM) hanno costi scalabili in base al numero di utenti e clienti gestiti.
Numero di clienti | Costo software annuo (medio per cliente) |
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100 clienti | 300 euro |
200 clienti | 200 euro |
500 clienti | 120 euro |
Uno studio con 200 clienti spende mediamente 40.000 euro all’anno in software. Se due studi da 200 clienti si fondono, possono ridurre il costo per cliente del 30-40%, scendendo a circa 24.000 euro complessivi invece di 80.000 euro (40.000 x 2).
➡ Risparmio annuale: 16.000 – 20.000 euro
Inoltre, l’adozione di soluzioni cloud consente di eliminare costi di server interni e manutenzione IT, con un ulteriore risparmio del 10-15% sui costi totali dell’infrastruttura informatica.
Il costo del personale rappresenta la voce di spesa più rilevante, arrivando a pesare fino al 50% del fatturato. Tuttavia, con la fusione tra studi è possibile:
Ottimizzare la distribuzione del lavoro, riducendo il bisogno di personale duplicato
Sfruttare economie di specializzazione, delegando attività ripetitive a figure junior e riservando le consulenze strategiche ai soci senior
Eliminare inefficienze, grazie all’automazione di attività a basso valore aggiunto
Uno studio da 300.000 euro di fatturato con tre dipendenti ha un costo del personale di circa 135.000 euro (45.000 euro per dipendente).
Se due studi uguali si fondono, il personale può essere riorganizzato:
Eliminazione di una risorsa amministrativa → risparmio di 35.000 – 40.000 euro annui
Migliore distribuzione del carico di lavoro → riduzione di straordinari e maggiore produttività
Adozione di software per la gestione documentale e il workflow → riduzione del tempo dedicato a compiti manuali
➡ Risparmio stimato: 40.000 – 50.000 euro annui
La fusione di due studi permette anche di ridurre le spese di affitto e utenze consolidando le operazioni in una sola sede.
Numero di postazioni | Costo affitto e utenze annuo |
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5 postazioni | 25.000 euro |
10 postazioni | 40.000 euro |
15 postazioni | 50.000 euro |
Un singolo studio di Commercialisti con 5-6 dipendenti può facilmente operare in uno spazio di 100-150 mq, mentre due studi fusi possono ottimizzare gli spazi riducendo del 30-40% il costo per metro quadro.
➡ Risparmio stimato: 15.000 – 20.000 euro annui
Sommando le principali economie di scala ottenibili:
Voce | Risparmio annuo stimato |
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Software e IT | 16.000 – 20.000 euro |
Personale | 40.000 – 50.000 euro |
Affitto e utenze | 15.000 – 20.000 euro |
TOTALE | 71.000 – 90.000 euro |
Per uno studio con un EBITDA iniziale di 75.000 – 105.000 euro, il miglioramento post-fusione porta a un margine operativo lordo di 150.000 – 195.000 euro.
➡ Incremento di redditività del 90-100% rispetto alla situazione pre-fusione.
L’unione di più studi consente di ridurre drasticamente i costi fissi e aumentare la redditività, senza la necessità di acquisire nuovi clienti. Inoltre, la maggiore capacità di investimento in tecnologie e risorse umane permette di offrire servizi più avanzati e differenziati, attirando una clientela più redditizia.
Nel mercato attuale, dove la digitalizzazione sta trasformando il settore, le economie di scala offerte dalle aggregazioni rappresentano la chiave per garantire il successo e la crescita sostenibile di uno studio di Commercialisti nel lungo periodo.