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Commercialista: come redigere un bilancio che piace anche alla banca

Sei un Commercialista e hai preparato un bilancio che il tuo cliente deve portare in banca. Capita sempre più spesso.

Sei in ansia perchè non sai cosa, di quel bilancio, viene letto, e come: dal tuo lavoro dipende la finanziabilità del cliente che, se scontento, potrebbe cercare altri professionisti.

Se hai parlato con uomini di banca, anche a livelli decisionali molto alti, ti avranno detto che non è a loro dato di conoscere esattamente come funziona il sistema di rating della loro banca (la chiamano ragione di riservatezza, ma sorvoliamo).
In ogni caso, anche se non è dato di conoscere praticamente a nessuno esattamente come funziona l’algoritmo di rating di una banca (che ricordiamo è diverso da banca a banca), esistono dei parametri generali, usati da tutti i sistemi di rating.

Infatti la materia dei Finanziamenti d’Azienda – cioè la disciplina facente parte della Finanza Aziendale che esamina l’azienda dal lato delle fonti finanziarie – ha regole universali e condivise.

Conoscerle, è elemento propedeutico per una negoziazione bancaria consapevole.

Come ragiona un bancario

Un uomo di banca, ad esempio il direttore dell’area imprese della vostra banca, non avrà in mano il rating, ma solo leggendo il vostro bilancio sarà in grado di decidere se portare avanti la vostra pratica, oppure no.

Questo blog ha un taglio operativo: non ci interessa qui fare filosofia, poiché il tuo scopo è capire se l’azienda del tuo cliente verrà portata in delibera bancaria oppure no. La delibera bancaria dipenderà dal rating, che dipende da molti altri fattori, sia qualitativi, sia quantitativi.

Le cose che scrivo qui sono da approfondire in modo professionale (un breve articolo non è sufficiente): per poter padroneggiare la materia è necessaria la conoscenza dei veri parametri di negoziazione, sia qualitativi, sia quantitativi, ma qui ho però deciso di pubblicare cose che, sebbene ad uno specialista di finanziamenti d’impresa sembrino scontate, vogliono innescare spunti di miglioramento e riflessione per i commercialisti che vogliono assistere le loro aziende in questi periodi di profondo credit crunch.

Sono le basi per capire che oggi, per andare in banca, occorre una conoscenza.

Se ti aspettavi una regoletta o un trucchetto, rimarrai deluso. La negoziazione bancaria necessita competenza, cultura finanziaria e conoscenza almeno di elementi di base di finanza aziendale e, credimi, ho scoperto negli anni che ciò che leggi qui non sono cose così banali, e che non sono affatto scontate.

Primi indicatori analizzati nella prassi di analisi bancaria

Ho riorganizzato le centinaia di indicatori di bilancio che potete trovare in un qualsiasi libro o manuale in soli dieci indicatori.

Tali indicatori, sono stati raggruppati in sole tre grandi aree di indagine.

La prima area è quella reddituale:
l’uomo di banca vuole sapere se la vostra azienda produce reddito, e come la sua gestione finanziaria impatterà sul vostro reddito.

La seconda area è quella della sostenibilità finanziaria immediata,
cioè di breve termine: l’uomo di banca vuole sapere se avete una tensione finanziaria latente nel giro di pochi mesi.

La terza area è quella della sostenibilità finanziaria di lungo termine:
l’uomo di banca vuole sapere se terrete la barca al vento negli anni, perché vuole avere un rapporto con voi stabile, e deve misurare il rischio anche di lungo periodo.

Ora ti mostro come ho messo quattro indicatori nella prima area, due nella seconda e quattro nella terza, per un totale di dieci.

Per rendere le immagini immediatamente fruibili, ti ho anche messo una nuvoletta, con una serie di frasi che rappresentano il pensiero, cioè cosa pensa l’uomo di banca.

La scelta degli indicatori, e soprattutto i pensieri che troverai nelle immagini, non sono quelli classici dei manuali che usiamo in Università, ma quelli derivanti da una lunga prassi professionale.

 

Conoscere come pensa il tuo antagonista commerciale, l’uomo di banca, ti fornirà importanti elementi di conoscenza,  per aiutare il tuo cliente a recarsi in banca con maggiori possibilità di successo.

Specializzarsi in Finanziamenti d’Impresa, diventare un Finanzialista, non è solo una opportunità per far crescere il proprio studio con consulenze di alto valore, ma è una necessità per garantire ai tuoi clienti di ottenere il credito per tenere aperta l’azienda e quindi mantenere un ruolo sociale e professionale adeguato alla tua categoria.

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