Nel contesto attuale, in cui le imprese sono chiamate a prendere decisioni sempre più rapide e precise, il calcolo dei costi non può più limitarsi ai metodi tradizionali. L’Activity Based Costing (ABC) si conferma come uno strumento evoluto per comprendere in profondità dove e come si generano i costi all’interno dell’organizzazione. Ma oggi, grazie all’intelligenza artificiale (AI), questo approccio può diventare ancora più potente, preciso e strategico.
L’ABC si fonda sull’idea che i costi non siano semplicemente associati ai prodotti o ai centri di costo, ma derivino dalle attività che un’organizzazione svolge. Le attività consumano risorse, e i prodotti (o servizi) consumano attività: da qui, una catena logica che consente di allocare in modo più accurato i costi indiretti.
Con l’ABC, quindi, non ci si limita a “spalmare” i costi generali secondo parametri arbitrari (come ore lavorate o metri quadrati), ma si analizzano i driver di costo reali: numero di ordini, chiamate gestite, operazioni effettuate, e così via.
L’adozione dell’AI rappresenta un salto di qualità per l’Activity Based Costing. Vediamo come:
Uno dei limiti tradizionali dell’ABC è la complessità nella raccolta dei dati. L’AI può connettersi a sistemi ERP, CRM, e software gestionali per estrarre automaticamente i dati relativi alle attività (tempi, volumi, risorse impiegate), riducendo il lavoro manuale e aumentando la frequenza di aggiornamento dei costi.
Grazie all’analisi dei pattern nei dati, l’AI può identificare driver di costo nascosti o più significativi rispetto a quelli ipotizzati inizialmente, offrendo una modellazione più fedele alla realtà operativa.
L’AI può essere utilizzata per simulare scenari futuri (es. aumento di volumi, riduzione di personale, esternalizzazione di un’attività) e valutarne in anticipo l’impatto sui costi, favorendo decisioni strategiche più consapevoli.
Attraverso algoritmi di machine learning, è possibile analizzare le deviazioni tra costi attesi e reali, segnalando in automatico attività inefficienti o in crescita anomala.
Strumenti di AI integrati con la Business Intelligence permettono di visualizzare i costi ABC in tempo reale, con alert proattivi e suggerimenti basati sui dati, rendendo la contabilità analitica uno strumento decisionale attivo.
L’Activity Based Costing, già di per sé un’evoluzione rispetto ai metodi tradizionali di calcolo dei costi, diventa oggi ancora più potente grazie all’intelligenza artificiale. I commercialisti e i controller aziendali possono contare su un sistema più agile, preciso e predittivo, che trasforma la contabilità analitica da strumento statico a leva strategica per la competitività.
Per gli studi professionali, integrare strumenti basati su AI nel calcolo ABC significa offrire ai clienti analisi avanzate, consulenze più mirate e supporto alle decisioni in tempo reale. L’AI non sostituisce la competenza del professionista, ma la potenzia, aprendo la strada a una consulenza più moderna e orientata al valore.